Dieci anni di V.E.Q. in parassitologia

PRESENTAZIONE

La partecipazione ad un programma di valutazione esterna di qualità (V.E.Q.), oltre a dimostrare ai clinici ed ai pazienti un impegno costante del laboratorio di Microbiologia verso un miglioramento della qualità delle prestazioni, costituisce anche un mezzo importante per verificarne la performance e quindi l'affidabilità diagnostica, in quanto è in grado di evidenziare eventuali aree di difficoltà non sospettate, cui porre immediato rimedio con un'attenta valutazione delle cause che hanno portato all'errore.

La V.E.Q. deve essere considerata un metodo destinato a monitorare, valutare e migliorare costantemente la performance dei laboratori e quindi l'adesione a tali programmi è fortemente consigliata ed è, di fatto, accettata dalla grande maggioranza dei laboratori pubblici e privati della nostra Regione.

La V.E.Q. assume pertanto un compito prevalentemente educativo tendente a migliorare ed armonizzare le prestazioni dei laboratori partecipanti, permette il riconoscimento dei limiti o dei problemi diagnostici del singolo laboratorio e consente di confrontare la propria performance con quella degli altri aderenti al programma.

Il Centro Regionale per la VEQ della Regione Toscana ha da sempre sostenuto iniziative od interventi finalizzati al miglioramento della qualità diagnostica dei laboratori di microbiologia, organizzando incontri annuali per singola specialità, (microbiologia, parassitologia, sieroimmunologia), nei quali si discutevano i risultati ottenuti dai partecipanti e si facevano notare gli errori commessi, cercando anche di ampliare le conoscenze in materia, attraverso relazioni su specifici argomenti di ampio interesse, coinvolgendo spesso alcuni clinici per verificare con loro l'utilità del dato emesso, ai fini di un efficace processo diagnostico, che è lo scopo fondamentale dell'attività d'ogni laboratorio.

Il Dr. Maurizio Borsotti, responsabile del Centro VEQ Toscano fino al 2014,e l'attuale direttore Dr. Massimo Quercioli, sono stati gli animatori diretti di questo progetto che dura ormai da oltre 10 anni e che ha coinvolto un numero sempre crescente di partecipanti anche di altre Regioni italiane, che hanno riconosciuto la qualità dei programmi proposti grazie alla serietà e validità della loro conduzione.

Al loro impegno si deve, ad esempio, la pubblicazione delle relazioni presentate da alcuni colleghi nel corso della discussione annuale dei vari cicli di controllo sul sito web del centro, o la distribuzione ai partecipanti di mezzi multimediali di apprendimento prodotti da colleghi di provata esperienza, che hanno deciso di rendere disponibile ai microbiologi un materiale di qualità che permetta una consultazione diretta, per una conferma di un sospetto diagnostico o per un approfondimento della materia.

In quest'occasione hanno fortemente voluto rendere disponibile ai microbiologi partecipanti al programma di valutazione, un CD di parassitologia, frutto di un lavoro puntiglioso e certosino di un collega biologo toscano, il Dr. Luciano Gabrielli, che ha maturato una lunga esperienza in questo settore e che ha deciso di raccogliere le immagini microscopiche di tutti i parassiti presentati durante i cicli di VEQ proposti dalla Regione Toscana in questi ultimi dieci anni.

Sono immagini molto belle ottenute a vari ingrandimenti, a fresco e con differenti colorazioni, nelle quali sono riportate le effettive dimensioni del parassita adulto o dell'uovo, elementi che sappiamo essere fondamentali per il riconoscimento della specie.

Nel CD si osservano le immagini di parassiti presenti in vari materiali biologici (sangue, feci, ecc.), di frequente riscontro nel nostro Paese, ma anche molti altri che difficilmente possono essere visti dalla maggior parte dei laboratori, perchè causa d'infestazioni prevalentemente in Paesi in via di sviluppo.

Considerando tuttavia la sempre più marcata presenza in Italia di persone provenienti da zone geografiche con endemia parassitaria di vario tipo, non è più remota la possibilità che alcuni malati o portatori possano presentarsi ad un nostro laboratorio con la richiesta di un esame parassitologico e pertanto siamo tenuti a riconoscere la presenza anche del patogeno non autoctono.

Questo C.D. costituisce pertanto un notevole ausilio ad una diagnosi corretta e quindi non può mancare sul tavolo di lavoro del microbiologo clinico operante sia in una struttura pubblica, sia in un laboratorio privato.

Desidero pertanto ringraziare il Dr. Luciano Gabrielli per l'impegno impiegato e la fatica necessaria alla pubblicazione di questo C.D., che costituisce un ulteriore mezzo per il raggiungimento di alti livelli di qualità da parte dei laboratori di Microbiologia della nostra Regione.

Dr. Roberto Rossetti

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